sabato 19 novembre 2011

Note sulla “democrazia” indiretta

  • La democrazia rappresentativa non è una forma indiretta di  governo da parte del popolo, non è un sistema in cui una comunità si autogoverna, ma è un sistema in cui le politiche e le decisioni sono sottoposte al verdetto retrospettivo del popolo.

  • C’ è una  differenza enorme tra cittadini che si fanno da soli le leggi, e un sistema nel quale affidano, a propri rappresentanti, il compito di fare le leggi.

  • Le elezioni da sempre favoriscono i ricchi, servono infatti ingenti ricchezze per poter partecipare, direttamente o indirettamente, e vincere alle varie tornate elettorali; oggi più che in passato, visto il ruolo predominante dei media nelle campagne politiche.

  • I rappresentanti del popolo sono indipendenti dagli elettori, dal popolo. I cittadini non sono in grado obbligare i propri rappresentanti, e quindi, i governi a una particolare politica, possono solo sperare che i loro rappresentati tengano fede agli impegni presi durante la compagnia elettorale.

  • In teoria i cittadini votano un loro rappresentante, in realtà votano una persona in quanto candidata da un partito. (Gli eletti sono cosi più legati al  partito che all’elettore, è dal partito che dipende la loro carriera politica, nelle istituzioni quindi saranno più “rappresentanti” del partito che “rappresentanti” del popolo.)

  • Il popolo “sovrano” selezione chi prende decisioni politiche, non governa realmente. La  democrazia rappresentativa è competizione per i voti, l‘unica influenza che il popolo può avere suoi propri rappresentanti  è la possibilità di non eleggerli.

  • I politici delle democrazie rappresentative si comportano per lo più come imprenditori, in competizione per conquistare voti e massimizzare i benefici del potere, che come rappresentanti politici di qualcuno.

  • La maggior parte dell’elettorato non ha idee precise sulla politica, vota per lo più per un sentimento di fiducia al leader o al partito, si comporta come un consumatore che acquista un prodotto in base alla fiducia che una data marca gli ispira.

  • Il popolo è escluso dalla partecipazione diretta alla cosa pubblica. Ed  è tenuto allo scuro di molti provvedimenti presi dai governi che ha “democraticamente” eletto.